Aperitalk | Fuorisalone 2017
BENVENUTI all’Aperitalk organizzato dal gruppo Clabo, dedicato al mondo del food, del design e della comunicazione, nella meravigliosa cornice di Pescaria e in compagnia di Valentina Ieva.
Abbiamo selezionato alcune idee di progettazione nel mondo dell’interior design di locali del settore HoReCa che ci hanno incuriosito, stupito e ispirato, e su cui vi invitiamo a esprimere la vostra opinione.
Let's talk!
Fino a qualche anno fa realizzare un risto-bar, un bistrot, un fast food o un qualsiasi locale per il food, significava riproporre la propria idea di ospitalità e incontro, che spaziava dal salotto di casa alla casa della nonna che prepara le torte, dalla saletta da tè alla casetta del pescatore come quella dove siamo oggi. Questo concetto si sta evolvendo per andare in una direzione ricca di riferimenti progettuali, ispirazioni e contaminazioni stilistiche.
Contaminazione food-moda-design
A metà fra il bistrot e lo store, Pepe Nero (Jesi e Senigallia) è uno spazio pensato per incontrarsi e mangiare qualcosa di ricercato preparato dalla cheffa Maria Vittoria Griffoni, ma soprattutto scegliere un capo fashion, un oggetto di design, visitare una mostra d’arte.
Contaminazione food-fiori-musica
Stessa cosa dicasi per il Potafiori di Milano, il bistrot dei fiori che oltre alla cucina ha l’anima di una vera e propria factory musicale. Protagonisti il cibo, i fiori, pezzi di design, i concerti e il canto di Rosalba Piccinni, nota come la Cantafiorista.
Quando il ‘fine dining incontra il rock’n roll’
The Jane, ad Anversa. Qui l’architetto P. Boon ha convertito la cappella di un ex ospedale militare nel ristorante di due noti chef belgi. I materiali: pietra naturale, pelle, legno di quercia. Un enorme lampadario di 800kg con oltre 150 lampadine. 500 Pannelli ispirati alla funzione originale: girasoli, diavoli, teschi, croci, ma anche chiavi inglesi, maschere antigas, trofei e pinguini.
Il bancone come protagonista
Nella gelateria byNice (sempre a Jesi) lo spazio si sviluppa attorno al bancone, impreziosito da vari elementi: il tema della casetta, l’uso della carta da parati, il contrasto fra toni caldi e freddi, l’illuminazione in stile industrial, composta da un reticolo di tubi che corrono lungo il soffitto.
A Beirut, la pasticceria Des Choux et Des Idees di 20 mq di Studio Etienne Bas, dove tutto si concentra attorno ad una grande vetrina centrale con banco frigo in acciaio verniciato, cassa e magazzino. Il tutto condito con un gioco di specchi e di riflessi di luce pensati per ampliare la percezione dello spazio.
Gold
Herzog Bar, situato nel cuore di Monaco, un edificio modernista del dopo guerra ristrutturato per creare uno spazio di lusso dal forte impatto visivo grazie al contrasto nero-oro.
Il tetto dello storico palazzo Enel di Milano è sede del rinomato ristorante Ceresio7. Uno spazio innovativo, ricco di verde e con vista sull’intera città, che si distingue per sviluppo architettonico e per la raffinatezza degli interni e dei complementi.
Stile nordico
Lo studio GamFratesi porta il design nordico a Parigi con Copenhague, con il restyling di questi due ristoranti all’interno della storia istituzione culturale danese, optando per geometrie, marmi, ottone, velluto e pareti nere, disegni floreali.
Stile orientale
Tatami è un ristorante il cui concept prende ispirazione dai dipinti giapponesi del 1700. Caratterizzato da colori scuri e materiali ricercati che esprimono il pregio della location. Il ristorante è intriso di elementi che rimandano alla natura.
Ispirazioni tropicali
Grazie per aver partecipato al nostro Aperitalk!
Seguici sui canali social di Orion e scrivici per scoprire di più sui nostri prodotti.